Oggi sempre più nell’ambito della formazione e dell’apprendimento si sente parlare di mind mapping e mappe mentali, ma che cosa sono veramente?
Nate negli anni ’70 da un’idea dello psicologo britannico Tony Buzan, le mappe mentali rappresentano una rivoluzione nel campo dell’apprendimento e della gestione delle informazioni.
Buzan, osservando i limiti dei metodi di studio tradizionali, si rese conto che prendere appunti in modo lineare, come spesso avviene, non riflette il funzionamento naturale della mente. La nostra memoria lavora infatti per associazione, ovvero legando insieme concetti e immagini, creando una rete di collegamenti che facilita il richiamo e la comprensione.
Dagli anni ’70 in poi, le mappe mentali sono diventate, oltre che un valido sostituto ai programmi di apprendimento tradizionali, anche strumenti utilizzati nelle aziende, nelle organizzazioni e in molti ambiti professionali dal momento che la loro versatilità permette applicazione in riunioni, sessioni di brainstorming e pianificazione strategiche, facilitando la visualizzazione di idee, la risoluzione dei problemi e la gestione di progetti complessi.
Perché le mappe mentali funzionano così bene?
Il segreto delle mappe mentali è la capacità di sfruttare al meglio il potere della nostra immaginazione, della visualizzazione e dei colori per rappresentare concetti complessi in modo più naturale e accessibile. Le mappe mentali si basano su una struttura radiale che rispecchia il modo in cui il cervello elabora e associa le informazioni, attivando simultaneamente emisfero destro e sinistro, e permettendo un apprendimento più rapido ed efficace.
Tony Buzan non solo teorizzò questo metodo, ma lo testò ampiamente, riscontrando che le mappe mentali aiutavano studenti e professionisti a migliorare la creatività, la concentrazione e la capacità di memorizzare.
La nostra mente è costruita per lavorare con immagini e associazioni visive: è questo il segreto di una memoria più efficace. Come insegna la Programmazione Neuro-Linguistica (PNL), la nostra memoria funziona meglio quando le informazioni vengono associate a immagini piuttosto che a semplici parole. La memoria visiva, infatti, permette di ricordare fino all’80% delle informazioni presentate in forma grafica, rispetto al 20% della memoria uditiva. Questo è uno dei motivi per cui le mappe mentali risultano così utili: traducendo concetti complessi in rappresentazioni visive, facilitano il richiamo delle informazioni e rendono lo studio più efficace.
Perché le mappe mentali sono utili per i DSA?
Come ci insegna anche Elia Tropeano, nel caso di ragazzi auditivi, cenestesici, portare le informazioni nel “canale visivo”, ovvero a trasformare i concetti in immagini per attivare al meglio la memoria visiva, facilita la risoluzione di tantissimi problemi nel campo dell’apprendimento.
Leggi qui la testimonianza di Ludovica.
Le mappe mentali si rivelano particolarmente efficaci per bambini e ragazzi con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) come dislessia, disgrafia e disortografia, poiché offrono un modo visivo e strutturato di rappresentare le informazioni. La struttura radiale e grafica delle mappe mentali aiuta a ridurre la dipendenza dalla lettura lineare e dalle lunghe sequenze di testo, un processo spesso impegnativo per chi ha DSA. Utilizzando colori, immagini e parole chiave, le mappe mentali creano un’organizzazione intuitiva delle idee, permettendo a chi le usa di comprendere meglio le relazioni tra concetti e di accedere rapidamente ai dettagli chiave.
Le mappe mentali riducono lo stress cognitivo, offrendo un metodo che suddivide le informazioni in parti gestibili. La struttura visiva aiuta a mantenere l’attenzione e a evitare il sovraccarico di informazioni, che può risultare particolarmente utile per chi fatica a mantenere la concentrazione.
Genius Mode – on : impara a studiare con le mappe mentali
Dalle tecniche di Elia Tropeano e l’intuizione di Cristina Napoletano è nato Genius Mode-on, un nuovo progetto per bambini/ ragazzi Dsa, genitori e insegnanti, pronti ad attivare il loro genio.
Grazie a Genius Mode On impariamo a:
- Conoscere i nostri canali rappresentazionali: visivo, auditivo e cinestesico – individuando il metodo di apprendimento più efficace per ognuno di noi.
- Mappare e collegare concetti: strutturare le idee in modo chiaro e ordinato per studiare in maniera più ordinata ed efficace.
- Memorizzare più velocementee soprattutto mantenere le informazioni nel tempo
- Sintetizzare e ripassare
Con Genius Mode On impariamo insomma a a costruire un metodo di studio efficace, scoprendo davvero quali sono i nostri talenti!
Quando?
I prossimo appuntamenti con Genius Mode On: